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Cucinar ramingo

di e con Giancarlo Bloise

Durata 60 minuti

Il giusto equilibrio tra il ritmo della narrazione e l’amore per le arti della cucina, la precisione della preparazione gastronomica unita all’esotismo della favola, fanno di CUCINARRAMINGO un piatto gustoso da servire a spettatori di ogni tipo. Giancarlo Bloise si distingue per la cura con cui sa amministrare gli ingredienti della propria creazione e per l’abilità con cui ha costruito, artigianalmente, una macchina visiva, ma capace anche di odori e di sapori”.

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Il Cucinar Ramingo è una composizione che sceglie come proprio campo d’indagine il mestiere d’arte culinaria, sovrapposto all’azione teatrale, al fare con le mani. Progetto e realizzo insieme ad artigiani, oggetti originali e su misura, per poter lavorare in scena anche gastronomicamente. Un modo di fare pratico, che mescola e distende lentamente in esso il panorama immaginifico|storico evocato dal testo. Sovrapposizioni di più partiture da curare nello stesso tempo. Il lavoro converte. azioni pratiche di cucina e della ristorazione in generale, in partiture fisiche e sonore connesse ai testi, nella relazioni dei piani i rimandi visivi diventano come dei primi piani cinematografici che arricchiscono e sottolineano punti della narrazione. Viaggio, racconto, ricetta, progetto, gesto, artigianato: una linea che tende al cerchio. Il teatro cucina vagante sorge a poco a poco dal seme della fantasticheria, attraversa spazio e tempo, portando con se i segni della civiltà a cui appartiene. Il gioco teatrale si innesta dentro la partitura di lavoro di cucina, che accoglie e appronta il pasto, sostiene la manipolazione, l’alterazione della carne e degli altri ingredienti verso un prodotto cotto e assimilabile. L’azione fonde in unica sfera sensoriale percezioni di sensi distinti. Sfrigolii, cotture, leggende, sibili dei fuochi, tagli, assumono il ruolo di colonna sonora che accompagna le stagioni del cuoco. Strumenti per giocare divengono la musicalità della trasformazione gastronomica e del linguaggio, eseguita in tono Ramingo. La figura in scena sarà lieta di condividere il cucinato con una piccola parte di curiosi che vorrà assaggiare. Nell’accoglienza vi è sempre un’ apertura verso lo sconosciuto: chi accoglie nella propria casa o in un gruppo o in se stesso, rende partecipe l’altro di qualcosa di proprio. Chi accoglie si offre, tende verso l’altro diventando un tutt’uno con l’altro. Lo spettacolo Cucinar Ramingo è composto da racconti brevi che narrano le storie e leggende dei gruppi che popolano il mondo. Il cibo come musica condivisa del cammino: – con la parola ramingo, anticamente, si indicava un uccello, uscito dal nido, che saltella di ramo in ramo, non essendo ancora capace di volare. Per estensione: che vaga, senza una meta precisa e senza fermarsi a lungo in nessun luogo. Andar ramingo in terra straniera, fino in capo al mondo, proprio come quando Odisseo…

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Studia musica sin da piccolo. Dal novantasei fino al 2013 vive a Firenze, dove frequenta l’università di architettura, dopo quattro anni sposta l’attenzione all’immagine e alla regia, oltre che alla recitazione cinematografica e poi teatrale. Dal 2001, parallelamente, lavora in una cucina Koscher per più di un decennio. Ha avuto modo di seguire ed essere partecipe di lavori del poeta drammaturgo Giuliano Scabia e del cuntista e puparo siciliano Mimmo Cuticchio. Incline a sovrapporre e armonizzare tecniche della manipolazione del cibo in relazione all’artificio di scena e alla progettazione di oggetti originali, con il primo studio sul Cucinar Ramingo, consegue il Premio TUTTOTEATRO - Roma 2012. Nel 2016 stabilitosi a Milano, presenta alla Triennale - Teatro dell’Arte un ciclo di sei serate del Cucinar Ramingo. Nel percorso alterna al lavoro di scena, incursioni nella cucina professionale. Da Maggio 2021 ad oggi collabora con il Bistrot Degustazione, luogo d’accoglienza di Casa Degli Artisti.

Cucinar ramingo

Corriere della sera: Sedani e cipolle per un menù gioioso: di Magda Poli: - Talentuoso è il «cuoco» attore Giancarlo Bloise che appronta uno spettacolo piccolo, gioioso, in controtendenza, armonico, nel quale, tra eleganti oggetti scenici inventati dallo stesso attore tutti in legno, mescendo, rosolando, cucinando due piatti, racconta con lievità da giocoliere in Cucinar ramingo - In capo al mondo su testi di Giuliano Scabia e di Bloise stesso, tra divieti e regole del nutrirsi kasher e racconti mitologici, la forza simbolica e sociale del mangi- are e del saper immaginare insieme tra sedani e cipolle. [...]

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